Dice un articolo di Repubblica che se siamo socievoli, ci piace fare sesso, e non sappiamo resistere al cioccolato, probabilmente abbiamo alcune aree della corteccia prefrontale più sviluppate di altri.
Ora, socievolezza a parte, chi non si riconoscerebbe in queste inclinazioni? Credo che l’argomento richiederebbe una trattazione più seria (di quella di Repubblica) e competente (di quella che saprei fare io). La corteccia prefrontale, ricordo da libri letti in anni trascorsi, quando la mia corteccia non prefrontale funzionava molto meglio, ha un ruolo decisivo per la personalità e per l’associazione tra emozioni e funzioni cognitive.
Ma farei un torto allo spirito di questo blog se improvvisassi un post andando a pescare brani da qualche libro di Oliver Sacks o Antonio Damasio. Questo potete farlo benissimo da soli; io dovrei metterci qualcosa di mio, o limitarmi a questa breve segnalazione, come faccio per ora.